mercoledì 30 luglio 2008

Gli stili del massaggio thailandese

In Thailandia, a seconda della zona in cui si prende in considerazione il massaggio thai si possono notare delle differenze, spesso minime nelle diverse posizioni e tecniche; comunque le più famose scuole di stile sono: lo stile del sud, praticato nel Tempio di Wat Po a Bangkok e lo stile del nord praticato al Medical Hospital di Chiang Mai.
Nello stile del Sud vi è una maggiore enfasi sul lavoro di digitopressione, nello stile del nord vi è una varietà maggiore di manovre e posizioni simili alle Asanas dello Hata Yoga, quindi prevalgono gli stiramenti e gli allungamenti. La peculiarità del massaggio thailandese, che lo differenzia da altri tipi di massaggio è la presenza di poca teoria (probabilmente quella che ci è giunta), con una netta e maggiore enfasi posta sugli aspetti pratici. Questo non deve fare pensare ad un massaggio privo di efficacia o “superficiale” nei modi, anzi. Praticare un massaggio thailandese richiede una grande sensibilità in chi opera, consapevolezza del proprio corpo e necessità di porre attenzione su un lavoro di sviluppo personale centrato sulle personali capacità propiocettive. A differenza di molti altri tipi di massaggio, il massaggiatore entra in “gioco” (e si mette in “gioco”) in modo determinante perché parte attiva del trattamento, in continuo e stretto contatto con il ricevente; spesso chi ha l’opportunità di vedere da spettatore una seduta di massaggio thai, rimane piacevolmente colpito dall’aspetto coreografico dei movimenti che si traducono in una specie di danza tra due persone.
Una delle qualità più evidenti di entrambe le scuole di massaggio è la semplicità, o meglio come preferisco definirla una difficile semplicità, i movimenti del massaggio antico sono semplici, diretti, efficaci, ma allo stesso tempo complessi e molto precisi. Le tecniche possono essere usate con facilità; non richiedono, infatti, specifiche conoscenze o studi approfonditi, ma basano molto della loro efficacia sulla sensibilità dell’operatore e sulla padronanza delle manovre acquisite con una pratica regolare.
È bene ricordare e sottolineare che il massaggio thailandese nulla ha vedere con l’immaginario collettivo che lo connota come un massaggio erotico; ancor di più preme sottolineare il fatto che c’è una grossa differenza tra la serietà e la spiritualità (almeno in origine in Thailandia) del massaggio e la più ignobile forma di prostituzione alimentata, spesso, dal turismo sessuale occidentale.

1 commento:

sandro ha detto...

Informazioni ben curate e chiare. Ciao da S-G e Diana Kundera