giovedì 31 luglio 2008

Etica del massaggiatore thai e Wai Khru

Di seguito vengono riportati i precetti che comunemente si trovano nelle scuole dove si impara il massaggio thailandese e che ogni massaggiatore dovrebbe rispettare:

1. Studiare diligentemente le tecniche e le pratiche del massaggio
2. Non praticare in luoghi pubblici o in ambienti non adatti al massaggio thailandese
3. Esigere un compenso ragionevole
4. Non scoraggiare la clientela dal rivolgersi ad altri massaggiatori
5. Non vantare le proprie conoscenze
6. Chiedere consiglio a prestare ascolto alle persone più esperte
7. Rispettare le reputazione e la tradizione del massaggio tailandese
8. Non consegnare alcun diploma in massaggio thailandese a persona non propriamente qualificata
9. Ringraziare il “padre della medicina” prima e dopo il massaggio

Wai Khru (omaggio al maestro)

“Om Namo Shivago, Silasa Ahang Karuniko

Sapasatanang Osatah Tipa Mantang Papaso

Suriya Jantang. Gomalapato Paka-sesi Wantanami

Bantito Sumetaso Aroka Sumana-Homi

Piyo-tewa Manussanang Piyo-proma Namuttamo

Piyo Nakha supananang Pininsiyang Nama-mihang

Namo-Puttaya Navon-Navien Nasatit-nasatien

Ehi-mama navien-nawae Napai-tang-vien

Navien-mahaku Ehi-mama Piyong-mama

Namo-puttaya

Na-a Na-wa Rokha Payati Vina-Shanti”

Traduzione:Invitiamo lo Spirito del Fondatore, Padre Dottore Shivago, a venire a noi attraverso la sua santa vita. Ti preghiamo di portarci la Conoscenza e che attraverso questa preghiera ci mostri la Medicina. Con questa preghiera ti mostriamo rispetto e ringraziamo per il tuo aiuto pregando affinche’ attraverso i nostri corpi tu porterai salute e interezza ai corpi dei nostri pazienti. La Dea della Guarigione abita negli alti cieli mentre l’umanità vive nei mondo sottostante. Nel nome del Fondatore possano i cieli discendere sulla terra così la Guarigione possa abbracciare il mondo. Preghiamo per colui che tocchiamo, che sia felice e che ogni malattia lasci il suo corpo.

mercoledì 30 luglio 2008

Gli stili del massaggio thailandese

In Thailandia, a seconda della zona in cui si prende in considerazione il massaggio thai si possono notare delle differenze, spesso minime nelle diverse posizioni e tecniche; comunque le più famose scuole di stile sono: lo stile del sud, praticato nel Tempio di Wat Po a Bangkok e lo stile del nord praticato al Medical Hospital di Chiang Mai.
Nello stile del Sud vi è una maggiore enfasi sul lavoro di digitopressione, nello stile del nord vi è una varietà maggiore di manovre e posizioni simili alle Asanas dello Hata Yoga, quindi prevalgono gli stiramenti e gli allungamenti. La peculiarità del massaggio thailandese, che lo differenzia da altri tipi di massaggio è la presenza di poca teoria (probabilmente quella che ci è giunta), con una netta e maggiore enfasi posta sugli aspetti pratici. Questo non deve fare pensare ad un massaggio privo di efficacia o “superficiale” nei modi, anzi. Praticare un massaggio thailandese richiede una grande sensibilità in chi opera, consapevolezza del proprio corpo e necessità di porre attenzione su un lavoro di sviluppo personale centrato sulle personali capacità propiocettive. A differenza di molti altri tipi di massaggio, il massaggiatore entra in “gioco” (e si mette in “gioco”) in modo determinante perché parte attiva del trattamento, in continuo e stretto contatto con il ricevente; spesso chi ha l’opportunità di vedere da spettatore una seduta di massaggio thai, rimane piacevolmente colpito dall’aspetto coreografico dei movimenti che si traducono in una specie di danza tra due persone.
Una delle qualità più evidenti di entrambe le scuole di massaggio è la semplicità, o meglio come preferisco definirla una difficile semplicità, i movimenti del massaggio antico sono semplici, diretti, efficaci, ma allo stesso tempo complessi e molto precisi. Le tecniche possono essere usate con facilità; non richiedono, infatti, specifiche conoscenze o studi approfonditi, ma basano molto della loro efficacia sulla sensibilità dell’operatore e sulla padronanza delle manovre acquisite con una pratica regolare.
È bene ricordare e sottolineare che il massaggio thailandese nulla ha vedere con l’immaginario collettivo che lo connota come un massaggio erotico; ancor di più preme sottolineare il fatto che c’è una grossa differenza tra la serietà e la spiritualità (almeno in origine in Thailandia) del massaggio e la più ignobile forma di prostituzione alimentata, spesso, dal turismo sessuale occidentale.

lunedì 28 luglio 2008

Oggi parliamo un pò di massaggio thailandese

La storia del massaggio thailandese

Gran parte delle origini riferite al massaggio thailandese o “massaggio antico” (noad phaen boran) rimangono poco chiare. Esistono alcuni riferimenti storici che fanno risalire le origini di questo fantastico massaggio a più di 2500 anni fa. Si pensa che il fondatore sia stato un medico di nome Jivaka Kumar Bhacca proveniente dall’India settentrionale, il quale giunse nell’attuale Thailandia con il diffondersi del Buddismo (pare sia stato amico personale del Buddha) intorno al terzo-secondo secolo a. C.
Ulteriore difficoltà di inquadramento storico deriva dal fatto che esistono pochissimi documenti scritti, la maggior parte dei quali andati distrutti; spesso le uniche testimonianze derivano dagli insegnamenti orali tramandati da maestro ad allievo. È molto probabile che questa arte di massaggio derivi dalla millenaria tradizione indiana della medicina ayurvedica e che, probabilmente, vista la posizione geografica, esista anche un’influenza della tradizione cinese.

giovedì 17 luglio 2008